30 aprile 2008

De arte cupiendi...

Sono alle prese con la "distrazione", anzi ampliamola si tratta di un vero e proprio cambiamento umorale. E' necessario però non cambiare il proprio stato d'animo e le proprie intenzioni come una bandiera al vento.
Diciamocelo, se non c'è una "reale" ragione/motivazione, è necessario non distogliersi da quello che si sta facendo.
Torniamo all'ars cupiendi.
La nostra vita è ricca di situazioni che ci mostrano il desiderio che tutti abbiamo sul possesso di cose, oggetti materiali e perchè no, anche immateriali. Basta pensare alla necessità di avere in Italia non so quante lotterie, gratta e vinci, totocose e via discorrendo. Questo è il più classico dei casi.
Ma la vera natura dell'ars cupiendi non è legata al solo possesso. Almeno per come pare a me. E' a braccietto con vari tipi di desiderio. Desiderio di fare molte cose, avere la giornata ben organizzata, con mille interessi, senza lasciare tempo neanche per uno starnuto. Desiderio di conoscere tutto, sapere chi è Tizio, cosa ha realizzato Caio, che nuovo software è uscito, quale pezzo è bello, quale accessorio è kitsch. Desiderio di seguire il programma preferito, di ascoltare la radio in auto, di poter ricevere o fare chiamate ovunque siamo, di conoscere la temperatura o sapere se pioverà tra due giorni. Desiderio di sesso con tanti tipi di possibilità alternative, web per incontri, esplicite immagini.
Tutto questo desiderare non ci lascia più lo spazio ed il tempo per pensare, ridere con semplicità o solo passeggiare.
E' così che deve essere? O siamo fatti per godere sì di quello che ci circonda ma senza tanta cupidigia?


Cupido ha la stessa radice.

28 aprile 2008

Un lunedì ...da leoni

Eccomi di lunedì. Terribile, tragico lunedì. Poi dopo il 25 aprile ed il sabato, riprendere il lavoro è ancora più triste.
Li ritrovi tutti lì, i tuoi "fantastici colleghi". Per non parlare dei "capi", che dopo la vittoria del PDL ritrovano il sorriso e sperano di poterti schiacciare ancora di più, in nome del PIL che scende e del deficit che sale.
Ebbene sì, nella piccolissima realtà - o pseudo tale - in cui mi trovo, si pensa che l'imprenditore sia l'unico essere della terra ad avere diritti.
Noi impiegatucci ancora ancora sopravviviamo con contratti a progetto - senza progetto - senza diritti e con molti doveri. Ci danno quanto basta alla sussistenza.
Vedi gli altri simpatici colleghi che si sfiancano per "portare a casa la pagnotta", il cui lavoro passa senza che nessuno ne apprezzi il valore. Gente che lavora il 25 aprile, che lavora il 1 maggio e che per pura sorte non lavora il 15 agosto. Ovviamente il tutto con i soliti allegri contratti.
Se non ti va bene, puoi alzare i tacchi, tanto ci sarà qualcun altro che ti sostituirà...

Ah...giovani di belle speranze!



27 aprile 2008

Una pazzesca supposizione...


Oggi parlo di attualità. Anzi di Alitalia & C.
La mia domanda è perchè si deve salvare una compagnia disgraziata come l'Alitalia?






1. Bossi lo vuole. Malpensa è importante;
2. Berlusconi lo vuole. La compagnia di bandiera + Cordata di imprenditori "a perdere".
3. I sindacati lo vogliono. Tutti gli addetti ai loro posti.


Seguito:
1. Berlusconi vince le elezioni.
2. Putin si interessa l'Alitalia.
3. Airfrance si ritira.
4. Prestito ponte a tassi di mercato.
5. Ue contesta il prestito statale: altera la concorrenza.
6. Ricorso di Ryanair.

Conclusione: chi ci guadagna, visto che il materialismo imperversa?

A presto
Rook

26 aprile 2008

Distrazione ovvero l'arte di distoglierci dal reale

E' un'arte che si impara da bambini. Quando venivano pizzicati in fragrante, la prima istintiva reazione era quella di negare. Successivamente si cercava di distrarre il genitore di turno dal fatto, cercando di renderlo meno rilevante ai suoi occhi.
Ebbene questa tecnica la continuiamo a praticare anche dopo, come se volessimo mettere un velo davanti agli occhi del nostro interlocutore. Lo distraiamo. Spostare il baricentro del discorso. E spesso ci si riesce.
Da chi abbiamo appreso queste tecniche? Certo non da un manuale, anche se ne possiamo trovare di tutti i gusti e per tutte le esigenze . Questo "sistema" lo vediamo praticato tutti i giorni in tv, dai conduttori, dai politici, dai film etc...
Siamo ormai dei veri maestri. Tutto ciò ci distoglie dalla realtà, lasciando in evidenza solo i contorni.
Peccato!


25 aprile 2008

Berlicche ovvero come siamo coivolti dai Malacoda

Oggi ho ritrovato un vecchio libro, nascosto e dimenticato tra le carte: "Le Lettere di Berlicche" di Lewis. Per farla breve sono le lettere che Berlicche scrive al nipote Malacoda, per insegnargli come "coinvolgere" gli umani.
Una frase si legge in prefazione "Vi sono due errori, uguali e opposti, nei quali la nostra razza può cadere nei riguardi dei diavoli. Uno è di non credere alla loro esistenza. L'altro, di credervi, e di sentire per essi un interesse eccessivo e non sano. I diavoli sono contenti d'ambedue gli errori e salutano con la stessa gioia il materialista ed il mago."
Il diavolo è il re delle bugie e mi è parso quasi un segno che proprio ieri avessi cominciato a scrivere qui della verità e della sua ricerca.
Tutto ciò fa molto paura, ma rileggerò il libro.

A presto
Rook

24 aprile 2008

Mix amore, amicizia, "persona"

Senza, non si vive bene. Eppure anche in questo caso, è molto difficile distinguere tra il vero ed il falso. Purtroppo in amicizia ma soprattutto in amore, è il lasciarsi andare che crea i maggiori problemi. L'affidarsi completamente è l'istinto di base. E neanche la ragione riesce a salvarci.
Quante volte ho detto "non ricaderci..." Eppure sembro quasi sotto ipnosi. Non riesco a salvarmi!
Il problema vero è quello dell'altra possibilità. Un'altra possibilità, solo una ancora! E' possibile che questa volta non sia come le altre volte, che l'amore vero esista, che quello sia davvero un amico/a.
Scusa stavo per scrivere persona amica. Che termine insulso! Una parola che non identifica. Più vaga di così si muore. "Persona" = maschera.
"Quella persona lì è così"; "Che persona!"; "Proprio una brava persona"; "Per la cura della persona". Ecco un altro esempio di non verità. In questo caso, non si tratta di falsità, ma di non verità. Una via di mezzo. Come una bugia detta a fin di bene.

to be continued... (forse)

Inizio

Inizio

Questo blog è completamente casuale. L'idea è di una tavolozza su cui disegnare e descrivere idee, anzi le mie idee. Assurde che possano sembrare.
Il suo titolo è legato ad una personale esigenza di ricerca di verità.
Il leggere, vedere, ascoltare e dire tutto ed il suo contrario mi ha fatto completamente perdere di vista quale sia la verità. Sempre ammesso che ne abbia avuto una vaga intuizione.

Due sono le mie esigenze: dire quello che mi va senza preoccupazioni e cercare di intravedere uno spiraglio di verità in tutto quello che mi gira in torno.

A presto
Rook